[responsive-menu]
English English version
seguici su facebook

“Una riforma della giustizia per riconquistare la legalità”. Intervista a Ernesto Magorno (Pd), membro Commissioni Antimafia e Giustizia

Di Andrea Mancia – “In una terra come la nostra, dove si vive sulla propria pelle l’ingiustizia della criminalità organizzata e della ‘ndrangheta, parlare della buona giustizia è un segnale importante per indirizzare i cittadini verso la strada della legalità. L’educazione alla legalità parte anche dall’amore per la buona giustizia”. Avvocato, giurista, deputato del Pd, membro delle Commissioni Antimafia e Giustizia: Ernesto Magorno è stato anche sindaco di Diamante (in provincia di Cosenza), prima di approdare in Parlamento.

E proprio nella sua città ha deciso di promuovere la proiezione di “Enzo Tortora, una ferita italiana“, il docufilm di Ambrogio Crespi che il prossimo 11 agosto (alle 21.30) farà il suo esordio in terra di Calabria dopo un lunghissimo tour che ha già toccato molte città italiane ed europee.

Onorevole, cosa l’ha spinta a farsi promotore della proiezione del film?

A prima vista, può sembrare strano promuovere un film come questo in una regione dove c’è bisogno di maggiore severità da parte della giustizia. Dove la magistratura è in trincea nella lotta quotidiana dello stato contro la ‘ndrangheta. Ma si tratta di un paradosso solo apparente, perché la vicenda di Enzo Tortora è un pezzo importante della storia del nostro paese. È la storia di un uomo colpito dalla malagiustizia e riabilitato dalla buona giustizia. Ed è giusto che questa storia straordinaria venga riproposta nella nostra terra, in cui questi valori sono molto sentiti dalla gente. Il documentario, poi, è molto bello. Io ho avuto la fortuna di vederlo alla Camera, anche grazie al mio collega deputato Michele Anzaldi. E mi ha colpito molto profondamente.

Continua a leggere su Italia-24News