Roma, 16 giugno 1983. E’ piena notte quando Enzo Tortora, allora conduttore di Portobello, viene arrestato nella sua camera dell’hotel Plaza di Roma. L’accusa è di collusione con la Nuova Camorra Organizzata del boss napoletano Raffaele Cutolo e di spaccio di stupefacenti. Arriva da alcuni pentiti: in particolare Giovanni Pandico e Pasquale Barra. Il caso finisce sulle prime pagine di tutti i giornali e, nonostante le lacune nelle accuse, Tortora viene condannato in primo grado a dieci anni di carcere.
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