Ieri a Melito nella sala consiliare si è tenuta la proiezione del docufilm “Enzo Tortora una ferita italiana” di Ambrogio Crespi su iniziativa della deputata democratica Michela Rostan e della consigliera regionale di Forza Italia Mafalda Amente. Una folla di gente presente alla proiezione ed un parterre di politici, giornalisti ed avvocati, curiosi di vedere il docufilm di Crespi, di cui tutti i giornali e le tv parlano.
Reduce dalla vittoria al Salento International Film Festival, il documentario su Tortora approda a Melito, in seguito ad una querelle sorta per la nomina ad assessore alla legalità di Marmo, colui che definì Enzo Tortora “un cinico mercante di morte”, da parte del sindaco di Pompei Uliano.
Dalle pagine dell’Huffigton Post il deputato democratico Michele Anzaldi, intervenuto sulla nomina di Marmo, proponeva ad Uliano la proiezione del docufilm di Ambrogio Crespi. Una proposta, ad oggi, non accolta dal primo cittadino di Pompei, ma dalle giovani politiche bipartisan di Melito, Amente e Rostan.
Continua a leggere su Campania24News