[responsive-menu]
English English version
seguici su facebook

IL FILM SU ENZO TORTORA ESCLUSO DAL FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA: ANCHE IL PD SI RIBELLA

clandestinoDi Monica Gasbarri – Ci sono molti modi per esorcizzare il dolore e ci sono molti modi per reagire alle ingiustizie che la vita ci mette di fronte. C’è chi si abbatte e sprofonda nel silenzio e c’è chi combatte e si ribella, si alza in piedi e racconta la sua storia per dare voce a chi non ha la stessa fortuna. Così ha fatto Ambrogio Crespi, che, dopo 200 giorni di carcerazione preventiva scontati per un’accusa assurda e non comprovata da nessuna evidenza, ha deciso di continuare sulla sua strada in difesa della giustizia (come per altro già faceva prima di subire in prima persona un simile trattamento) realizzando un documentario su quello che è stato universalmente riconosciuto come l’archetipo della malagiustizia italiana, il caso Enzo Tortora, un vulnus mai sanato, che pesa come un macigno sulla storia del nostro paese, ancora oggi a trent’anni da quell’arresto oltraggioso e a 25 dalla morte di un uomo onesto.

Continua a leggere su Clandestinoweb