[responsive-menu]
English English version
seguici su facebook

I documentari, anima del RIFF. Temi controversi, battaglie sociali, tribù primitive. Dal 16 al 23 marzo 2014

Impegno sociale, ambiente, ma anche mafia e una battaglia contro una grande multinazionale. Questi e molti altri i temi per la sezione italiana di questa tredicesima edizione.

Recentemente approdati nei festival italiani, i documentari costituiscono una parte fondamentale della produzione indipendente, per questo il RIFF ha da sempre riservato loro un consistente spazio all’interno del festival.

Da segnalare “Another World”, di Thomas Torelli che propone un inedito modo di interpretare la realtà per stimolare una diversa presa di coscienza del mondo nelle generazioni future. Il film documentario propone una riflessione sull’interconnessione esistente tra uomo e universo, legame che troppo spesso gli uomini dimenticano di avere. Chi siamo realmente, quale posto abbiamo nell’universo, un viaggio alla scoperta delle conoscenze di antichi uomini tribali, tra fisica quantistica e credenze per sfidare la visione moderna del mondo. Sulla stessa lunghezza d’onda “Wangki” di Joana de Freitas Ginori, Matteo Vieille Rivara, incentrato sulla battaglia quotidana del popolo Miskito per preservare l’equilibrio tra uomo e natura e “Iriria – niña tierra” di Carmelo Camilli, per la tutela dell’ambiente.

A 25 anni dalla sua morte, il regista Ambrogio Crespi riaccende la memoria sulla vicenda Tortora e sull’infame passerella mediatica che fu costretto a subire, con il suo “Enzo Tortora”.

Continua a leggere sul sito del Rome Independent Film Festival