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Gianni Rubagotti: Partire da “Enzo Tortora, una ferita italiana” di Ambrogio Crespi per continuare la lotta contro la malagiustizia

Di Dimitri Buffa – Gianni Rubagotti, libero professionista, e iscritto all’Associazione Radicale Enzo Tortora, era ieri tra coloro che si sono commossi di più alla proiezione del docufilm “Enzo Tortora, una ferita italiana” di Ambrogio Crespi, tenuta a Castellanza in provincia di Varese nell’aula magna della LIUC (la Libera università Carlo Cattaneo). Per lui era la terza volta ma le emozioni sono rimaste le stesse, con tanto di commozione alla scena finale.

Il docufilm, prodotto dal Gruppo Datamedia, per la prima volta nella storia della formazione in Italia, ha dato diritto a ben tre crediti formativi per ciascuno degli avvocati che ha assistito alla visione. Come a dire che il docufilm di per sé aveva più valenza culturale di una dispensa universitaria di diritto penale. E d’altronde non poteva essere diversamente, anche per la qualità degli ospiti presenti nell’aula magna.

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