“Mi sono sempre chiesta perché la Rai, che elargisce giustamente ricordi e commemorazioni per quegli artisti che vi hanno lavorato, facesse tanta fatica a ricordare EnzoTortora”. Così dichiara in un comunicato Francesca Scopelliti, ex senatrice e compagna di Enzo Tortora, in relazione all`esclusione del documentario “Tortora, una ferita italiana” di Ambrogio Crespi, dal Filmfest di Roma.
“Una fatica che oggi – con la dichiarata volontà di non portare al Festival del Cinema di Roma il docufilm realizzato da Ambrogio Crespi con al collaborazione della Fondazione per la giustizia Enzo Tortora, in cui è lo stesso Enzo a raccontare la vergogna di quell’inchiesta napoletana – arriva al culmine della intolleranza”, aggiunge.
“Tortora è stato un grande giornalista, una punta di eccellenza per il servizio pubblico, un innovatore dell’informazione televisiva ma è stato anche protagonista di una vergognosa pagina di malagiustizia italiana, prima, e di una nobile battaglia per la giustizia giusta, poi: è triste e desolante dover constatare che la sua storia spaventi così tanto la Rai da “cacciarlo” via anche da morto. Ma credo che sarebbe Enzo stesso a non voler tornare in questa Rai”, continua Scopelliti.
Fonte: TmNews