Il docufilm di Ambrogio Crespi il 19 marzo a Paderno Dugnano
Non si fermano le proiezione del docufilm di Ambrogio Crespi, “Enzo Tortora, una ferita italiana” che dopo una scia di successi registrati in Italia e in Europa, sarà ancora proiettato domani nel comune di Paderno Dugnano, in provincia di Milano. La redazione di Lombardia24news ha intervistato Claudio Barazzetta, Segretario dell’Associazione Radicale “Enzo Tortora” di Milano, che ha organizzato la proiezione.
Perché la scelta di proiettare il docufilm di Ambrogio Crespi “Enzo tortora, una ferita italiana”? Come è nata l’iniziativa?
Ho visto il documentario presso la Sala Alessi del Comune di Milano e ho subito deciso che il filmato, per la semplicità con cui viene trattato dovrebbero essere visionato presso tutte le scuole. Perché è importante far conoscere la storia della malagiustizia che ha investito Tortora anche a tutta quella generazione che non la conosce. Occorre oggi ricordare la figura di Enzo e divulgare la sua storia, attraverso poi un lavoro come quello svolto da Ambrogio Crespi, che risulta fficace e sincero nella sua semplicità.
Perché oggi è importante parlare del caso Tortora e in generale della giustizia italiana?
Sono orgoglioso di appartenere alla casa radicale e nonostante i continui appelli fatti sia da noi radicali alle istituzioni, sia quello dello stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la giustizia italiana sembra ancora in una fase di stallo. Occorrerebbe una riforma epocale della giustizia a cui nessun governo fino ad ora si è dedicato.
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