“Ieri ho rivissuto la tragedia della condanna e della vicenda giudiziaria di Tortora in prima persona proprio, ho rivissuto ancora una volta quegli anni e quei momenti e questo sta a significare che la rappresentazione era conforme alla realtà che abbiamo vissuto”.
Così Raffaele Della Valle, legale difensore di Enzo Tortora, racconta a Italia-24News le sue impressioni all’indomani della proiezione del docufilm “Enzo Tortora, una ferita italiana” a Monza. Proiezione alla quale è intervenuto assieme al sindaco Roberto Scanagatti e al regista, Ambrogio Crespi, al quale l’avvocato rende il merito di aver saputo realizzare una pellicola coraggiosa.
Avvocato, ieri a Monza lei ha visto il docufilm di Ambrogio Crespi per la prima volta…
Sì, e l’ho trovato un film assolutamente positivo, perché nella ricostruzione dei fatti è molto puntuale e molto fedele. Riesce a restituire, anche dal punto di vista del pathos, il clima in cui hanno vissuto i protagonisti della vicenda, in primis Tortora evidentemente, e poi noi difensori. Ci sono dei passaggi e dei momenti estremamente commoventi e io stesso mi sono commosso. L’evocazione del ricordo che è forte e veritiera.
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